All'inizio del medioevo prima del 1000 era uso suonare musica semplice che accompagnava eventi
di vita (lavoro, battaglie, banchetti, feste, celebrazioni).
Questo tipo di musica veniva improvvisata e era usata solo per l'occasione quindi non era
previsto che si tramandasse.
La musica sacra invece aveva lo scopo di accompagnare rituali e preghiere che dovevano durare a
lungo nel tempo ed essere ripetute. Nacque in occidente la notazione neumatica che permise di ricordare con più precisione le melodie.
I canti gregoriani, chiamati così perché Gregorio Magno fece una revisione dei canti liturgici, cantati in latino che erano monodici ( cioè tutti i cantori cantavano la stessa melodia). Si dividevano in canti d'ufficio che accompagnavano momenti della giornata dei religiosi, e canti della messa
suonano insieme una diversa melodia. A metà del 1100 nacque una scuola polifonica in francia da
notazione mensurale |
calcolare la durata dei suoni con la massima precisione e per questo nacque la cosiddetta notazione mensurale.
Contemporaneamente la musica profana cominciò ad arricchirsi con il contributo di poeti
musicisti per lo più nobili, feudatari, cavalieri e dame che non lo facevano per mestiere ma per
diletto. Questi venivano chiamati Trovatori o trovieri, il tema centrale era l'amore.
Nel 1300 ci fu un insegnante Vitry che introdusse la polifonia nella musica profana chiamandola
"arte nova". Si sviluppò soprattutto in Italia e Francia. Francesco Landini di Firenze musicista
cieco dalla nascita fu autore di moltissima musica da organo, di lui rimangono composizioni vocali.
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